«Quando l'accumulo quantitativo di elementi raggiunge una soglia critica, la natura della cosa cambia». E' la frase con cui Antonella Bellutti, due volte oro olimpico nel ciclismo, contestualizza, in un articolo su Domani ha anticipato alcuni dato della sua ricerca SIMO – Sport Inclusion Modern Output, realizzata con il sostegno di Soroptimist International d'Italia. In questa ricerca, che verrà presentata integralmente il 7 novembre a Roma presso la sede nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Bellutti ha raccolto oltre 800 testimonianze di atlete attive ed ex atlete italiane, e restituisce un quadro preciso: nello sport femminile, la disparità non è un'impressione. È un sistema.
Lo sport praticato da donne è ancora considerato una “derivazione” di quello maschile e raramente viene messo al centro. Le difficoltà iniziano presto: quasi la metà delle atlete ha avuto problemi a conciliare sport e studio prima dei 16 anni, una delle cause principali di abbandono.
Tra i 15 ei 35 anni, le donne tesserate in ambito agonistico sono solo il 30% e chi resta spesso si scontra con precarietà e disuguaglianze: il 77% delle atlete non ha mai avuto un contratto con la propria società sportiva, pur dedicando allo sport gran parte dell'anno.
Anche le prospettive dopo la carriera restano limitate: il 59% vorrebbe continuare nello sport con ruoli di responsabilità, ma solo il 23% dei tecnici federali è donna, e il 96% dei presidenti federali è uomo. Persino alle Olimpiadi di Parigi 2024, su 449 membri della delegazione italiana solo 71 erano donne, mentre sette delle dodici medaglie d'oro sono state vinte da loro. La disparità economica è altrettanto evidente: l'86% delle atlete percepisce un'ineguaglianza negli investimenti tra uomini e donne, l'82% nelle tabelle premi, l'80% nei montepremi.
La ricerca verrà presentata Roma venerdì 7 novembre, in occasione del corso di formazione per i giornalisti, organizzato da Giulia Giornaliste e Ordine dei giornalisti, dal titolo "Donne, media, sport: genere e informazione sportiva". L'appuntamento è dalle 9.30 alle 13.30 in via Sommacampagna 19, sede dell'Ordine dei gironalisti. Dopo i saluti di Guido D'Ubaldo, presidente OdG Lazio, interverranno Antonella Bellutti; Andrea Soncin, commissario tecnico della Nazionale Femminile di calcio; Mara Cinquepalmi, giornalista; Tiziano Pesce, presidente Uisp; Mimma Caligaris, vicepresidente vicaria Ussi; Vittorio di Trapani, presidente Fnsi. Modera la giornalista Alessandra Mancuso.
SICURO! non è una soluzione miracolosa, ma un modo per porre domande giuste, sostenere chi già lavora sul campo, creare alleanze. Perché la violenza non nasce dal nulla: è l'effetto di stereotipi che si ripetono, di squilibri che diventano norma. E se lo sport può riflettere queste disuguaglianze, può anche diventare uno spazio per cambiarle. Servire tempo, servire ascolto, servire responsabilità. Non basta garantire agli atleti il diritto di partecipazione: bisogna rendere quello spazio sicuro, accessibile e sostenibile. (Lorenzo Boffa)